La gestione delle finestre è una di quelle aree che mi affascinano perché, anche dopo 50 anni, nessuno è ancora riuscito a risolverla completamente. Fin dall’alba dei tempi ci siamo affidati alla metafora della finestra come metodo principale di multitasking sul desktop. In questa metafora, ogni applicazione può generare una o più finestre rettangolari, che vengono impilate in base all’ultimo utilizzo e spostate o ridimensionate manualmente.
Il sistema di finestratura tradizionale funziona bene finché ci sono poche finestre di piccole dimensioni, ma i problemi emergono non appena il numero e le dimensioni delle finestre aumentano. Quando si aprono nuove finestre, quelle esistenti vengono oscurate, a volte nascondendole completamente alla vista. Oppure, quando si apre una finestra massimizzata, improvvisamente tutte le altre finestre vengono nascoste.
Nel corso dei decenni, i vari sistemi operativi hanno aggiunto diversi strumenti e flussi di lavoro per affrontare questi problemi, tra cui spazi di lavoro, barre delle applicazioni e commutatori. Tuttavia, le primitive di base non sono cambiate dagli anni '70 e, di conseguenza, i problemi non sono mai scomparsi.
Sebbene la maggior parte di noi sia abituata a questo sistema e alle sue stranezze, ciò non significa che sia privo di problemi. Ciò è particolarmente evidente quando si effettuano ricerche sugli utenti con persone che si avvicinano per la prima volta all’informatica, compresi i bambini e gli anziani. Posizionare e dimensionare manualmente le finestre può essere un lavoro complicato, che richiede molta attenzione e un controllo motorio preciso. È anche quello che scherzosamente chiamiamo “lavoro di merda”: è un lavoro che l’utente deve fare, che è generato dal sistema stesso e non ha altro scopo.
Nella maggior parte dei casi non ci si preoccupa delle dimensioni e delle posizioni esatte delle finestre, ma si vuole solo vedere le finestre necessarie per l’attività corrente. Spesso si tratta di una sola finestra massimizzata. A volte si tratta di due o tre finestre una accanto all’altra. È incredibilmente raro che si abbia bisogno di una dozzina di finestre diverse che si sovrappongono. Eppure questo è ciò che si ottiene di default oggi, quando si usa semplicemente il computer, aprendo le applicazioni quando se ne ha bisogno. Il disordine è l’impostazione predefinita e sta a voi ripulirla. … continua a leggere (inglese)